Case smart, il mercato italiano vale 530 milioni di euro
Osservatorio Internet of Things: la smart home sale del 40% nel 2019. Dispositivi di sicurezza in prima posizione
14/05/2020 – Cresce il mercato italiano della Smart Home nel 2019 raggiungendo un valore di 530 milioni di euro, con un aumento del 40% rispetto al 2018. Oltre il 60% del mercato è coperto da: dispositivi di sicurezza, smart home speaker ed elettrodomestici.
Sono alcuni dei risultati della ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano presentata lo scorso 18 febbraio.
Smart Home: il mercato italiano
Le soluzioni per la sicurezza si confermano al primo posto in termini di quote di mercato, con un valore di 150 milioni di euro, pari al 28% della spesa (+15% nel 2019). In seconda posizione, gli smart home speaker e gli altri dispositivi IoT per la casa connessa; in terza posizione gli elettrodomestici di cui sempre più utenti usano le funzionalità smart.
Subito dietro al podio si posizionano le caldaie, i termostati e i condizionatori connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione, che beneficiano della progressiva integrazione con gli assistenti vocali, dell’offerta di servizi legati alla manutenzione e della possibilità di aumentare risparmio energetico e comodità, con un valore complessivo di 65 milioni di euro (il 12% del mercato, +44%).
Seguono le casse audio (50 milioni di euro, 9%) e le lampadine connesse (35 milioni di euro, 7%), spinte dalle offerte che ne prevedono la vendita insieme agli smart home speaker.
Case smart: cala la filiera tradizionale
La filiera tradizionale – composta da produttori, architetti, costruttori edili, distributori di materiale elettrico e installatori – mantiene un ruolo rilevante (39%) ma perde quote di mercato.
In particolare, perdono quote di mercato i tradizionali canali di vendita, che ancora riescono a cogliere solo in parte le opportunità offerte dalle nuove soluzioni, a vantaggio di retailer online e multicanale, che ormai coprono quasi il 50% del mercato.
A trainare il mercato negli ultimi dodici mesi sono infatti gli eRetailer (150 milioni di euro, +90%) e i retailer multicanale (100 milioni, +39%), che sulla spinta delle vendite degli assistenti vocali raggiungono complessivamente un valore di 250 milioni di euro, pari al 47% del mercato.
Casa smart e consumatori italiani
La Smart Home è nota ai consumatori italiani: il 68% del campione intervistato dall’Osservatorio ha sentito parlare di casa intelligente almeno una volta (+9% sul 2018), il 63% conosce il termine domotica, con percentuali che salgono rispettivamente al 77% e al 65% fra gli utenti con meno di 35 anni.
Tra gli oggetti smart più diffusi: sensori per porte e finestre (presenti nelle case del 16% del campione), telecamere (15%), altoparlanti e casse audio (14%), videocitofoni e serrature (12%), soluzioni per il riscaldamento (9%), assistenti vocali (8%), lampadine (8%), grandi elettrodomestici (7%) e caldaie (6%).
Cresce anche il numero di consumatori in grado di installare in autonomia gli oggetti smart acquistati, senza l’aiuto di un professionista (64% dei rispondenti, +10% rispetto al 2018), e l’utilizzo delle funzionalità smart da parte degli utenti (65%, +7%).
fonte articolo Edilportale.com