Le caratteristiche tecnologiche degli interventi per la riqualificazione energetica di condomini e abitazioni unifamiliari (fonte Edilportale.com)

Riqualificare gli edifici, renderli più sicuri e migliorare la loro prestazione energetica. Chi intende realizzare questi interventi può usufruire di diverse detrazioni fiscali. Il tipo di bonus cui si può accedere è determinato dalla localizzazione dell’edificio, dal grado di invasività dei lavori e dall’obiettivo che si desidera raggiungere.

25/05/2020 – Dal prossimo 1° luglio sarà più conveniente realizzare interventi di riqualificazione energetica in condominio o nelle case unifamiliari grazie al superbonus del 110% introdotto dal Decreto Rilancio.

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Riqualificazione energetica: le caratteristiche degli interventi 

Per ottenere il superbonus 110% è necessario eseguire lavori importanti di riqualificazione energetica degli edifici che coinvolgano l’isolamento termico dell’involucro mediante:
– cappotto termico;
– caldaie a condensazione; 
– impianti a pompa di calore;
–  sistemi ibridi;
– sistemi di microcogenerazione.

Potranno usufruire del superbonus 110%, congiuntamente ad uno dei maxi-interventi di riqualificazione energetica, anche:
–  impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
– infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;
– tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolati dall’ecobonus. 

Gli interventi dovranno rispettare i requisiti minimi previsti per gli edifici dal DM 26 giugno 2015 e i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi – CAM (di cui al DM 11 ottobre 2017).

I lavori devono anche assicurare il miglioramento energetico dell’edificio da dimostrare con l’attestato di prestazione energetica (APE).

Superbonus 110% per l’isolamento involucro

Gli Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda.

Sistemi per l’isolamento a cappotto

Per assicurare un adeguato isolamento termico dell’involucro si può optare per l’isolamento a cappotto, ovvero un sistema di coibentazione per facciate basato su elementi isolanti prefabbricati (ad esempio lana di roccia o di lana di vetro) che vengono applicati sulla parete esterna mediante incollaggio, oppure mediante un ulteriore fissaggio meccanico con tasselli, e che vengono rivestiti con uno o più strati di rasatura.


In alternativa alle soluzioni già assemblate, si può optare per l’inserimento di vari strati isolanti ( come pannelli, lastre ecc) che permettano di raggiungere valori di trasmittanza termica delle pareti perimetrali estremamente bassi e migliorare il comfort termico della casa.

Tra questi ci sono: 

Pannelli e lastre termoisolanti polimeriche

Pannelli e lastre termoisolanti in legno e sughero


Pannelli e lastre termoisolanti in fibre minerali

Feltri termoisolanti in fibre minerali


Feltri termoisolanti in legno e sughero

Feltri termoisolanti in materiali sintetici


Pannelli e feltri isolanti naturali per la bioedilizia


Isolanti sfusi


Sostituzione impianti di riscaldamento

La sostituzione degli impianti deve prevedere come classe di efficienza finale almeno la classe A. 
 

Caldaie a condensazione 

Permettono di recuperare il calore dei gas combustibili presente nei fumi di scarico per riscaldare l’acqua utilizzata per l’impianto di riscaldamento e consentono un notevole risparmio energetico. 
 

Caldaie a pompa di calore 

Sono apparecchiature che prelevano calore da un ambiente e, innalzandone la temperatura, lo rendono disponibile ad un ambiente più caldo. Per far avvenire questo processo, opposto a quello spontaneo in cui il calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo, le pompe di calore consumano una certa quantità di energia che può essere fornita, a seconda della tecnologia impiegata, sottoforma di energia elettrica oppure di gas. 



Sono agevolati anche:


Impianti di microcogenerazione

Impianti geotermici

Impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo

Tali impianti permettono la produzione di energiatrasformando le radiazioni solari in elettricità direttamente e senza l’utilizzo di alcun combustibile. Un impianto fotovoltaico è, generalmente, costituito da un generatore, da un sistema di condizionamento e controllo della potenza (inverter), da un sistema di monitoraggio dell’impianto e dall’eventuale sistema di accumulo dell’energia.


Colonnine di ricarica elettriche 

Permettono di caricare veicoli elettrici in connessione a casa propria e in parcheggi privati,



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Riqualificare gli edifici, renderli più sicuri e migliorare la loro prestazione energetica. Chi intende realizzare questi interventi può usufruire di diverse detrazioni fiscali. Il tipo di bonus cui si può accedere è determinato dalla localizzazione dell’edificio, dal grado di invasività dei lavori e dall’obiettivo che si desidera raggiungere.

Per fare un esempio, un intervento di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura, può sempre ottenere il bonus facciate? La risposta è no, in molti casi si può accedere solo al bonus ristrutturazioni.

Bonus facciate

È la novità del 2020 ed è una detrazione sia Irpef che Ires, quindi possono usufruirne sia i privati sia le imprese per gli interventi di recupero e restauro delle facciate, compresa la pulitura e tinteggiatura.

 La percentuale di detrazione (90% senza tetto di spesa) è molto interessante, ma limitata alle superfici opache delle facciate esterne degli edifici situati nelle zone A e B o ad esse assimilabili sulla base delle norme regionali o dei regolamenti edilizi comunali. 

Non richiede adempimenti particolari, tranne nel caso in cui gli interventi siano influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio. In questi casi è necessario attenersi ai requisiti minimi e ai limiti di trasmittanza termica indicati nel DM 26 giugno 2015 (Decreto requisiti minimi) e nella Tabella 2 del DM 11 marzo 2008, poi modificato dal DM 26 gennaio 2010.

Per il bonus facciate non è consentita la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione. È necessario quindi avere la liquidità immediata per pagare i lavori e la capienza fiscale per usufruire della detrazione nei dieci anni successivi.

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Bonus ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazioni consiste in una detrazione Irpef del 50%, con un tetto di spesa di 90mila euro. Possono beneficiarne solo i privati.

Il bonus ristrutturazioni agevola anche gli interventi di manutenzione ordinaria. Per fare un confronto con il bonus facciate, nel caso di un intervento di recupero della facciata esterna, senza implicazioni sull’aspetto termico, è necessario capire in che zona sorge l’edificio. Se si trova in un centro storico o in zona B si potrà ottenere il bonus facciate. In caso contrario, si dovrà richiedere il bonus ristrutturazioni.

Il bonus ristrutturazioni non prevede la cessione del credito corrispondente alla detrazione. 

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Ecobonus ed ecosismabonus

L’ecobonus è una detrazione sia Irpef sia Ires. Con questo bonus, oltre che sulle superfici opache verticali, si può agire su quelle orizzontali, come ad esempio il tetto, e sulle superfici trasparenti, con la sostituzione delle finestre. Si possono inoltre realizzare interventi di riqualificazione globale dell’edificio. I tetti massimi della detrazione e le percentuali (dal 50% al 65%) variano a seconda degli interventi. 

Uno dei punti di forza dell’ecobonus è che, al contrario del bonus facciate, può essere richiesto a prescindere dalla classificazione urbanistica della zona in cui sorge l’edificio su cui si vuole intervenire.
Chi non possiede la liquidità necessaria per la realizzazione degli interventi ha una serie di possibilità. In primo luogo, si può optare per la cessione del credito a fornitori e ad altri soggetti privati, mentre gli incapienti possono effettuare la cessione anche a favore delle banche. Nei lavori più impegnativi, di importo superiore a 200mila euro, si può inoltre richiedere lo sconto immediato in fattura.

Le percentuali di detrazione salgono se all’intervento di efficientamento energetico si abbinano i lavori di miglioramento antisismico. In questo caso, gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2021 nelle zone sismiche 1, 2 e 3 hanno diritto ad una detrazione dell’80% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. Il tetto di spesa ammonta a 136mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

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fonte articolo Edilportale.com