La riapertura dei cantieri è subordinata al rispetto del Protocollo di sicurezza e all’utilizzo dei DPI. Ecco gli adempimenti anti-Covid19 per imprese, professionisti e lavoratori. (fonte Edilportale.com)

04/05/2020 – Con l’avvio della fase 2, oggi ripartono tutti i cantieri pubblici e privati. Ma la ripartenza è subordinata alla garanzia di condizioni di sicurezza per i lavoratori nei cantieri necessarie a contenere la diffusione del Covid-19.

Come è possibile garantire la sicurezza in cantierequali obblighi hanno i soggetti coinvolti e quali procedure bisogna seguire per avviare le attività senza rischi di contagio da coronavirus? In questo articolo tutti i suggerimenti per una corretta gestione dei cantieri nel post coronavirus. 

Fase 2 cantieri: il Protocollo anti-contagio da Covid-19

Le misure per garantire la sicurezza nei cantieri sono quelle indicate dal Protocollo anti-contagio nei cantieri edili siglato il 24 aprile e allegato al DPCM 26 aprile 2020 che richiede la rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con le dimensioni del cantiere.

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Il protocollo spiega come organizzare le lavorazioni attraverso una riorganizzazione delle fasi e un piano di turnazione dei dipendenti. Si potrà optare per orari differenziati e flessibili che prevengano assembramenti all’entrata e all’uscita. 


Inoltre, il protocollo prevede una limitazione degli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi, con la previsione di una ventilazione continua dei locali e di un tempo ridotto di sosta all’interno. 
 

Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente nel cantiere, con integrazione in appendice nel Piano di sicurezza e coordinamento. 
 

Cantieri Fase 2: gli adempimenti delle imprese

Il protocollo definisce tutti gli obblighi delle imprese tra cui quelli di informazione ai dipendenti su tutte le procedure da seguire, comprese quelle di rilevazione della temperatura.

Le imprese devono assicurare che in cantiere sia rispettato il distanziamento sociale, sia durante le lavorazioni che durante il transito nei luoghi comuni.  Se fosse impossibile mantenere 1 metro di distanza per la natura dell’attività, è obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI).

Il datore di lavoro, infatti, provvede a rinnovare a tutti i lavoratori gli indumenti da lavoro, prevedendo la distribuzione a tutte le maestranze impegnate nelle lavorazioni di tutti i dispositivi individuale di protezione anche con tute usa e getta. 
 
In più, prescrive che vengano effettuate operazioni di pulizia e sanificazione del cantiere, vigila sulla gestione degli spazi comuni e sull’adempimento delle precauzioni igieniche personali. 
 


Fase 2 cantieri: nuovi costi per le imprese 

Le imprese dovranno sostenere maggiori costi per riconfigurare la sicurezza nei cantieri e dotare i lavoratori di specifici DPI, come già segnalato da ANCE e CNCPT.

L’Ance ha anche messo a disposizione dei propri iscritti dei modelli, da utilizzare sia nei contratti pubblici sia in quelli privati, che potranno essere utilizzati per aprire un confronto con le committenze sul riequilibrio dei rapporti contrattuali esistenti.

Anche l’Oice ha messo in luce che il nuovo protocollo comporterà dei costi aggiuntivi; per questo ha sottolineato la necessità di un Fondo pubblico di emergenza dal quale attingere per ristorare i maggiori costi.
 


Riapertura cantieri: gli obblighi per i professionisti

Gli obblighi non riguardano solo il datore di lavoro ma anche tutti i professionisti che a vario titolo lavorano e vigilano in cantiere. Ad esempio i committenti vigilano affinché nei cantieri siano adottate le misure di sicurezza anticontagio, attraverso i coordinatori per la sicurezza.  

Il protocollo prescrive che il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei costi con tutti i dispositivi ritenuti necessari. 
 
Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, con il coinvolgimento del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), adegua la progettazione del cantiere alle misure contenute nel presente protocollo, assicurandone la concreta attuazione.
 
Infine, nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 è necessaria la piena collaborazione tra medico competente, RLS, direttore di cantiere e coordinatore per l’esecuzione dei lavori.
 


Riapertura cantieri, quali DPI utilizzare nella fase 2

I dispositivi di protezione individuale (DPI) da utilizzare in cantiere sono occhiali, mascherine, visiere, guanti e altri indumenti di protezione; quelli da utilizzare sono stati indicati dall’Inail che ha stilato un elenco con tutti i dpi validati.
 
SCARICA L’ELENCO DEI DPI VALIDATO DALL’INAIL 

Ad esempio, le mascherine da utilizzare devono essere quelle filtranti FFP2 e FFP3 che garantiscono i requisiti tecnici prescritti dalle norme in vigore (UNI EN 149:2009 o standard internazionali equipollenti).
 
Non rientrano in questa tipologia le mascherine chirurgiche o assimilabili, per la cui validazione è competente l’Istituto superiore di sanità, né mascherine destinate a usi differenti dalla protezione dei lavoratori.
 


Fase 2, come gestire un sintomatico in cantiere

Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere che dovrà procedere al suo isolamento e alla segnalazione alle autorità.
 
Il datore di lavoro collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena.
 
Nel periodo dell’indagine, il datore di lavoro potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente il cantiere secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria

fonte articolo Edilportale.com